giovedì 14 febbraio 2013

Destini.....


Guardo il piatto che mi porge il cameriere, lei è li, ormai arresa al suo destino.
Cerco di allontanarla dal resto con un leggero tocco di forchetta.
Vorrei darle un spazio suo, un momento di dignità.

Che triste destino.

Perchè cosa può sperare una orata nel corso della sua vita?

Di finire in un piatto cucinato con arte davanti ad una platea adorante di cuochi per poi non essere neppure assaggiata.
Oppure di essere gustosa pietanza teneramente condivisa in un unico piatto, dopo un leggero passaggio sul vapore, un bicchiere di vino, un sorriso.
O forse meglio in un cartoccio, in grado di sorprendere, mantenendo intatta la sua essenza.

Ma cosa avra' mai fatto di male la mia orata di questa sera.
Povera.

Miseramente abbrustolita in un crosta senza nessun gusto con delle finte mandorle attorno.
Persa ogni dignità, arresa ad un destino nefasto.

Ho provato a sollevarla, ad accarezzata con la posata. Un piccolo pensiero ad una orata sfortunata.

Poi ho alzato lo sguardo nella sala quasi deserta, il cameriere ha ricambiato un sorriso che non era per lui.

E la mia orata, con un po più' di rispetto, quasi riconoscente, ha acquisito un colore più' rotondo e un gusto più morbido.