domenica 30 gennaio 2011

...qualche eroe in piu', qualche mito in meno!!

Io credo che tutti coloro che ricoprono importanti cariche politiche (di rappresentanza) che richiedono assoluta integrità etica e morale, a fronte di evidenti (anche se non comprovate) situazioni di criticità, ricattabilità, imbarazzo... debbano lasciare per dignità e senso di responsabilità la posizione che ricoprono.

Perche’ chi e’ chiamato a rappresentare il bene comune, chi riceve delega per decidere interessi, strategie ed investimenti di una intera nazione, deve essere nella più assoluta, naturale e neutrale situazione di tranquillità interiore, per poter agire al di sopra di ogni sospettabile forma di condizionamento.

Io credo che la gestione della cosa pubblica, benché regolata da scelte democratiche e influenzata da principi politici discrezionali e soggettivi, debba comunque rispettare ogni altra interpretazione, ogni singola ma dignitosa minoranza.

Ecco perché io pretendo da chi si propone di garantire i miei più basilari diritti, per sua scelta e non per ordine divino, la più assoluta integrità etica e morale.

Io che personalmente non sono in grado di garantire tale integrità mi adeguo alla mia vita di semplice cittadino, con le mie debolezze, i miei vizi e le mie poche virtù....

martedì 4 gennaio 2011

Cloud eravamo e Cloud ritorneremo

Erano gli albori degli anni 80, i primi personal computer vivevano la loro adolescenza, ma ancora non si capiva bene quale sarebbe stato il loro futuro.

Noi, allora, eravamo tutti in cloud.

Io avevo uno stupendo pc (emulatore di terminale) senza disco, senza sistema operativo, senza niente.

Si chiamava VT100 ed era prodotto dalla Digital (DEC).

Era bellissimo, bianco e nero, con la tastiera imponente e la porta seriale per la connessione (rs232).

Lo accendevo ed ero “nel sistema“, ero nel Cloud!
Altri sistemi erano connessi e mi spostavo da uno all’altro, saltando tra le nuvole (uucp).

Scrivevo messaggi (….si chiamavano già email) che depositavo nelle “mbox“, quelle locali, dei colleghi collegati (….ah, ecco da dove arriva il termine “collega“!!).

Un giorno mi regalarono una scatoletta di plastica, grande poco meno di una scatola di scarpe.

Aveva due grossi buchi rotondi, e due cavi in uscita (uno era un “cavo seriale”).
Si chiamava “accoppiatore acustico“, un quasi modem a 300 baud.
Presi la scatola e il VT100 e li portai a casa.

Collegai il tutto, presi la cornetta del telefono e la infilai nei due buconi.
Ci fu un lungo gorgoglio (handshake) e poi il VT100 cominciò a lampeggiare……
Ero nel Cloud, da casa.

Scrissi una email, e mandai anche un messaggio in tempo reale ad un collega-collegato.
Io stavo in California, i miei colleghi in Italia. (…..e il cloud si chiamava Olivetti).

Era il 1985.

Siamo nel 2011 e Google annuncia una novità rivoluzionaria. Si chiama CR-48.

Non ha nessun dispositivo per memorizzare localmente i dati: si collega al Cloud.

Chissà se sara’ più bello del mio VT100?!